News & Media

Mercato Utility: cosa aspettarsi dalla completa liberalizzazione del mercato nel 2019

14 Gennaio 2018 News Commerciale / Marketing

Il settore Utility si sta avviando verso la completa liberalizzazione: cosa possono fare le aziende in questo anno?

A Utility Day abbiamo raccolto il punto di vista dell’audience sugli argomenti più caldi in tema di liberalizzazione e lo abbiamo discusso con illustri manager del mondo Energy.

Dal confronto con la platea emerge che per il 49.62% la liberalizzazione rappresenterà un passaggio sostanziale, con una significativa trasformazione dell’intero settore. Il 50.38% ritiene invece che sarà un passaggio formale, senza significativi impatti nell’evoluzione del mercato. I prezzi aumenteranno per il 29.01%, resteranno uguali per il 51.15% e scenderanno per il 19.85%.

Anche i clienti saranno coinvolti dal cambiamento: quanti usciranno dal Mercato Tutelato prima del 1 luglio 2019? La maggior parte dei presenti (54.96%) crede che saranno meno di 2 milioni, il 36.64% dice tra 2 e 5 milioni e per l’8.40% saranno più di 5 milioni.

Nicola Lanzetta, Head of Italy Market di Enel, ha commentato così i risultati della survey:
“Come ex monopolista potremmo vederlo come un mercato statico, ma in realtà non è così: oggi l’idea che ci stiamo facendo è che se si opera in maniera intelligente e interessante, è un mercato che si muove.
Il servizio, il prodotto che offriamo – soprattutto quello base (la commodity) non è un servizio “sexy” e forse la liberalizzazione si aprirà nel momento in cui noi operatori saremo in grado di parlare ai consumatori per fare loro capire che ha senso andare sul mercato libero. Prima del 1 luglio il numero dei clienti che saranno usciti dal Mercato tutelato potrebbero essere 5.000.000; ad oggi se ne muovono 2.500.000 alla anno. Anche il dinamismo deve essere agevolato dagli operatori.
Rispetto ai prezzi non so dire che cosa accadrà. Ad oggi ci concentriamo ancora sul prezzo del singolo kw/ora e del singolo metro cubo. Pensiamo però che cosa è successo per le Telco: ormai nessuno compra l’”x al minuto”, ma si acquista un servizio più completo. Dal punto di vista del total cost la nostra sensazione è che  il prezzo sia destinato a diminuire; i clienti, invece, avranno un vantaggio dal numero maggiore di servizi aggiuntivi”.

Marco Landoni, Direttore Marketing di Edison Energia risponde così:
“I risultati sono interessanti! Il mondo dell’energia è di fronte a un forte cambiamento: stiamo ampliando il nostro portafoglio e stiamo cercando di aggiungere qualcosa alla commodity, ma lo stiamo facendo guardando che cosa sta facendo l’operatore a fianco a noi. Se veramente vogliamo andare verso un cambio di paradigma, in cui non sarà più la commodity a trascinare, saranno i servizi a sollecitare l’interesse del cliente; in questo scenario il mercato potrà diventare di interesse anche per operatori anche diversi da quelli di oggi. Se in questi 2 anni saremo capaci di cambiare e di interessare il cliente in qualche modo, allora avremo un mercato più frizzante”.

 

Mauro Fanfoni , Head of Strategy, Innovation and Energy Management - ENI Gas e Luce
“I risultati sono figli dell’incertezza in cui ci troviamo e della speranza che il nostro mercato abbia un’evoluzione in un senso virtuoso. Nella seconda domanda il 50% dice che contano i servizi, 1/3 i canali; 1/6 dice il prezzo. Cre­do che questo sia l’esito ottimale e se questo fosse l’esito del mercato che ci aspetta dopo il 2019 probabilmente tutte le prospettive che abbiamo visto dello sviluppo di servizi dal punto di vista dell’ingaggio maggiore del clien­te potrebbero realizzarsi. Mi stupisce il risultato della pri­ma domanda in cui molti ancora pensano che tanti clienti rimarranno ancora abbastanza insensibili.

Molto dipende da noi!

C’è una grande opportunità: il 2019 è una data definita. Il Ministero entro i prossimi 8 mesi deve emanare un de­creto con cui creare le condizioni affinché ci sia un’uscita dal servizio di Maggior tutela; se il Ministero farà le cose giuste e AEEGSI lavorerà in sinergia con il Ministero, si potrebbero creare la condizioni per arrivare ai 5.000.000 di cui parlava anche Nicola, altrimenti rischiamo che siano 10.000 perima del luglio 2019. La regolazione è importante: è la scintilla di cui abbiamo assolutamente bisogno; dopo di questa, quando tanti clienti si muove­ranno e si creeranno nuove dinamiche, osserveremo cose molto interessanti sia nelle strategie di sviluppo degli opratori più tradizionali, sia negli altri. Non aspettiamo­ci però che le Digital companies entrino nel nostro mercato facendo il modello di business come lo facciamo noi; sa­rebbe come dire che Uber fa il tassista. Io non credo che le Digital companies o quelle di e-commerca enteranno nel mercato per fare la bolletta ai clienti. Entreranno con un modello disruptive … quel momento sta arrivando”!