News & Media
L’anagrafica? È un asset aziendale
L’anagrafica? È un asset aziendale
Aggiornamento anagrafiche cliente: un'opportunità per la digitalizzazione
Una base dati pulita, completa e certificata non è solo indispensabile per la fatturazione elettronica, recentemente entrata in vigore, ma migliora l’intero ciclo di gestione del cliente. Il servizio di bonifica anagrafica proposto da Fire assicura alle società operanti nel settore idrico questo risultato.
Perché aggiornare l’anagrafica clienti è un’operazione necessaria e non più rimandabile?
All’indomani dell’entrata in vigore della fatturazione elettronica, la domanda è tutt’altro che oziosa. Se infatti, l’adesione al nuovo processo di digitalizzazione costituisce un obbligo di legge e un’opportunità per ottimizzare l’acquisizione e gestione del cliente, la transizione non è esente da insidie nascoste. Il sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate, lo SdI, non ammette errori: un indirizzo di recapito inattuale, un codice fiscale errato o un dato mancante provocano il rigetto della fattura, che perde il suo valore fiscale. La mancata validazione comporta un ritardo negli adempimenti fiscali, passibile di sanzioni che vanno dal 90% al 180% dell’imposta dovuta e da 250 a 2mila euro se la violazione non ha inciso sulla corretta liquidazione del tributo.
Un database non aggiornato si traduce in un sovraccarico amministrativo, in un rischio operativo e in un ostacolo alla ricezione dei pagamenti
Il problema si pone in maniera consistente per le aziende, come le utility e le multiutility, che hanno tra i loro clienti una moltitudine di consumatori privati, ed è ancora più pregnante per le società che si occupano di idrico, il cui assetto attuale è spesso figlio di fusioni societarie anche lontane nel tempo e che hanno pertanto ereditato data base groviera che non hanno poi mai manutenuto, non essendo in vigore particolari obblighi in tal senso.
La soluzione di Fire per l’idrico
Fire è un’azienda italiana che dai primi anni Novanta opera nel settore delle soluzioni per la gestione del credito, con una competenza specialistica nella gestione stragiudiziale dei crediti deteriorati. Un business che le ha conferito una lunga esperienza nell’identificazione e rintraccio di clienti difficili da raggiungere. Grazie alla licenza di investigazione (ex art. 134 T.U.L.P.S.) e a un team specializzato, oggi Fire offre alle utility un servizio per la bonifica delle anagrafiche, del quale hanno già usufruito alcuni dei maggiori operatori nazionali, per un ammontare di circa 250mila anagrafiche trattate da settembre 2018 a oggi.
La base dati, patrimonio aziendale
«La bonifica dell’anagrafica può avvenire secondo due modalità, potenzialmente complementari tra loro: la verifica massiva, basata sulla consultazione di banche dati, o la procedura investigativa, con l’intervento di professionisti specializzati», spiega Antonio Bommarito, Business Development Manager di Fire. «Dalla nostra recente esperienza è emerso che nei casi più complessi, ad esempio in quelli in cui è necessaria una vera e propria ricostruzione del dato, la percentuale di successo in relazione ai codici fiscali sale dal 40% ottenuto con bonifica massiva all’80% ottenibile tramite un intervento verificato». Alcuni casi limite riguardano le utenze residuali, quelle rurali e i contratti intestati a persone prive di codice fiscale o decedute e mai soggetti a voltura nel corso degli anni. «Con la bonifica, oltre che una maggiore efficienza amministrativa e l’abbattimento del rischio di sanzioni, l’operatore ottiene uno strumento per semplificare le procedure di recupero di eventuali crediti inevasi e, soprattutto, anagrafiche pulite, composte da dati certificati e impiegabili a norma di legge. Un asset aziendale, da capitalizzare e riutilizzare per attività di profilazione e marketing», conclude Bommarito.
La Data Quality riveste oggi un’importanza vitale in un settore, come quello delle Utility, in cui la competitività è in continua crescita. La consultazione di anagrafiche non aggiornate può generare costi molto elevati in termini di perdita dei profitti e di errata gestione del portafoglio clienti. In particolare, strategie di marketing e di recupero crediti elaborate sulla base di dati incompleti e/o non corretti possono tradursi in mancati incassi, in bassi tassi di redemption e in una customer experience negativa.
Il processo di bonifica svolto da Fire è in piena compliance con la normativa sulla privacy e consente il completo trattamento dei nuovi dati ottenuti rendendo il database utilizzabile per tutte le successive attività.
Make vs buy
Se risulta evidente che bonificare le anagrafiche è uno step necessario, meno ovvia è la scelta fra make vs buy. Affidarsi ad un partner esterno specializzato permette di ricevere un servizio di qualità certificata, avere rapidità di start up e allo stesso tempo un supporto continuo. L’aspetto forse più delicato è inoltre la possibilità proteggersi da rischi in termini di privacy e compliance, grazie ad un processo che permetta di ottenere un dato certificato e usabile a norma di legge.
Documento a cura di Fire Spa, Exhibitor Aquality Forum 2019