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Su che cosa si stanno concentrando i principali progetti di riorganizzazione in azienda oggi?
Lo abbiamo chiesto ad Alessandro Garavaglia, Responsabile Progetti Speciali – ACQUA NOVARA.VCO. Da circa 20 lavora nel settore e da 2 anni si occupa di progetti speciali anche e soprattutto nell’ambito dell’organizzazione, dell’integrazione e dello sviluppo dell’IT nel Settore Idrico.
Il più grande impegno in questi ultimi 2 anni in ACQUA NOVARA.VCO è stato il progetto di sviluppo del Workforce Management (WFM), cioè di organizzazione della forza lavoro. Molto spesso le Società del Settore Idrico derivano dall’aggregazione di più aziende tra di loro; nello specifico noi gestiamo il ciclo idrico integrato delle Province di Novara e Verbania e l’azienda è il risultato della fusione per step successivi di 23 realtà diverse che comprendevano anche gestioni comunali in economia. Quando aziende di estrazione così diversa si uniscono gli aspetti organizzativi e gestionali si complicano notevolmente, con un conseguente rischio rilevante di disattesa di quanto oggigiorno richiesto dalla regolazione. Anche per superare e risolvere definitivamente queste problematiche, 2 anni fa abbiamo quindi iniziato l’implementazione dell’applicativo Click Software che, tramite un algoritmo, permette la gestione in tempo reale degli interventi sul campo, con un monitoraggio continuo di tutte le operatività e con la completa integrazione delle stesse al sistema gestionale dell’Azienda, il tutto orientato alla massima efficacia, alla risoluzione rapida dei problemi e quindi alla massima soddisfazione degli utenti.
Con il WFM possono essere gestiti tutti i processi operativi: dal sopralluogo per la redazione di un preventivo alla realizzazione dell’allaccio, dalla sostituzione di un contatore agli interventi per perdite, dalla manutenzione programmata sugli impianti, all’intervento in emergenza per la rottura di una condotta. Il risultato è maggiore efficacia (tempi ridotti, ottimizzazione degli spostamenti), maggiore efficienza (riduzione dei costi) ma anche qualità ambientale (meno macchine che girano sul territorio, risparmio di carta) e trasparenza e certezza dei dati (che non devono essere trascritti più volte ma solo “validati” dopo la prima registrazione sul campo).
Altro grande risultato che è stato possibile raggiungere con il WFM è stato quello della gestione degli asset aziendali, un’altra delle problematiche derivanti dall’aggregazione di diverse realtà.
Ad una prima fase di censimento e codifica ha fatto seguito la definizione della tipologia e della frequenza dei vari interventi e/o delle attività di manutenzione, conduzione e gestione, contraddistinte finora da una grande disomogeneità e diversità determinate più che altro dall’abitudine o da esigenze “locali”.
In tutto ciò la più grossa difficoltà da gestire è stata e rimane la “naturale” avversione al cambiamento delle risorse coinvolte nel progetto (dei 260 dipendenti di Acqua Novara.VCO ben 180!). Ed è qui che i nostri sforzi si devono concentrare. Nel far capire l’importanza di questo strumento (ma non solo di questo) che permetterà la vera industrializzazione del servizio, e quindi di lavorare meglio in tutti i sensi.
Altro aspetto su cui stiamo lavorando è infatti quello dell’implementazione di nuovi sistemi a supporto dell’operatività aziendale (ad esempio un sistema di controllo e gestione delle perdite nelle reti di distribuzione) ma soprattutto sulla loro integrazione.
Passaggio determinante per il superamento definitivo delle difficoltà di aggregazione di una pluralità di realtà locali, l’integrazione consentirà di disporre di informazioni e dati sempre completi e consolidati, la cui gestione ed analisi costituiranno un valido supporto decisionale che ci consentirà di operare nelle migliori condizioni di efficienza, oltre che essere compliant rispetto alla regolazione AEEGSI.
L’innovazione è necessaria per il salto di qualità.
http://www.verbanianotizie.it/n993275-acqua-novara-vco-2-0.htm